\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 Per volontα soprattutto dello zar Alessandro e per lÆattivitα del partito realista, che negli ultimi mesi aveva operato i
ntensamente, anche se nella clandestinitα, furono restaurati i Borboni nella persona di Luigi XVIII (1814-24). Il periodo della Restaurazione, interrotto allÆinizio dalla breve parentesi del ritorno di Napoleone dallÆElba e dei Cento giorni, ebbe due mom
enti ben diversi: nel primo, durato fino al 1824, lÆavveduto senso politico di Luigi XVIII imped∞ che la restaurazione monarchica e il ritorno dei nobili emigrati assumessero un carattere di totale e assoluta negazione dei frutti del periodo rivoluzionar
io e napoleonico (concessione della Carta; scioglimento della ôCamera introvabileö nel 1816). Il secondo invece sÆidentific≥ nella volontα reazionaria di Carlo X (1824-30), che fece suo il programma degli \i ultras\i0 , suscitando notevoli opposizioni ne
l paese. Ci≥ ebbe lÆeffetto di provocare la rivoluzione del popolo di Parigi (24-28 luglio 1830) e lÆavvento di una nuova monarchia, anchÆessa censitaria ma pi∙ rispettosa della legalitα costituzionale, quella di Luigi Filippo dÆOrlΘans (1830-48).\par
L
a monarchia orleanista fu il trionfo della borghesia finanziaria e commerciale, che la Restaurazione aveva sacrificato per favorire soprattutto i grandi proprietari terrieri. Pur consolidando la conquista dellÆAlgeria, che Carlo X aveva iniziato poco pri
ma di cadere, e pur intervenendo ad Ancona nel 1832 per motivi di equilibrio internazionale, la monarchia di luglio fu essenzialmente pacifica (fino al 1839 legata alla politica inglese; rottasi lÆIntesa cordiale per la questione dÆOriente e per i matrim
oni spagnoli, condivise con lÆAustria del Metternich la preoccupazione del mantenimento dello \i statu quo\i0 ). SenonchΘ la ristretta base censitaria del suo regime politico cre≥ una pericolosa scissione tra paese legale e paese reale, mentre lo svilupp
o industriale della Francia favoriva il sorgere di un forte proletariato e il diffondersi di dottrine democratiche e socialiste. Il divieto del governo di tenere, il 21 febbraio 1848, il grande banchetto che lÆopposizione costituzionale aveva progettato
per premere in favore di una riforma elettorale, fu la scintilla per lo scoppio rivoluzionario: il 24 febbraio era proclamata la repubblica e costituito un governo provvisorio.\par
La Seconda Repubblica, opera del partito repubblicano e degli operai di
Parigi, nacque con un volto decisamente democratico-socialista (ôdiritto al lavoroö di L. Blanc, Commissione del lavoro del Lussemburgo, suffragio universale maschile); ma il popolo delle campagne rimase estraneo alla Repubblica e lÆAssemblea costituente
risult≥ composta in prevalenza da moderati e democratici: lÆinsurrezione operaia del giugno 1848 fu repressa nel sangue dal generale L.-E. Cavaignac e la Seconda Repubblica inizi≥ rapidamente quel processo di distacco dalla democrazia che lÆavrebbe port
ata dalla presidenza del principe Luigi Napoleone (10 dicembre 1848), allo stretto connubio di questo coi cattolici a spese della Repubblica Romana del 1849, al colpo di stato del 2 dicembre 1851, e infine alla proclamazione del Secondo Impero (1852). Fi
no al 1859 il Secondo Impero fu rigorosamente autoritario (spezzato il nerbo dellÆincipiente organizzazione operaia, cerc≥ di risolvere i problemi sociali con un atteggiamento paternalistico), e in politica estera si un∞ allÆInghilterra contro la Russia
nella guerra dÆOriente; ma, rotto o quanto meno indebolito lÆaccordo coi cattolici, restii ad accettare la politica che lÆimperatore andava svolgendo in Italia con Cavour (accordo di PlombiΦres; seconda guerra dÆindipendenza), lÆImpero acquist≥, non senz
a momentanei sussulti autoritari, una fisionomia liberale e parlamentare. Ma in questo secondo periodo la politica estera di Napoleone III and≥ incontro a netti insuccessi: lÆimpresa del Messico si chiuse con un disastro e con la fucilazione di Massimili
ano dÆAsburgo (1867); lÆimpossibilitα di permettere al Regno dÆItalia la distruzione del potere temporale dei papi leg≥ Napoleone III alla funzione di tutore dello stato romano; lÆabile gioco diplomatico di Bismarck imped∞ alla Francia di arrestare in te
mpo utile lÆascesa della Prussia, come in occasione della guerra austro-prussiana per i Ducati danesi. Nel 1870 Napoleone III dichiar≥ guerra alla Prussia; ma a Sedan (2 settembre 1870) lÆesercito francese fu pesantemente sconfitto e lo stesso Napoleone
III catturato. Due giorni dopo, a Parigi, erano proclamate la Terza Repubblica e la costituzione di un governo provvisorio di difesa nazionale.
